È stata ufficializzata da Confcommercio, ANCD-Conad, ANCC-Coop, Federdistribuzione, FIESA-Confesercenti e dalle associazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie, la firma sul cosiddetto “patto anti-inflazione” promosso dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che sarà attivo dal 1° ottobre fino al 31 dicembre con l’obiettivo di preservare il potere d’acquisto degli italiani. Alla cerimonia di firma era presente anche il presidente Bruno Bargonzini, a sottolineare l’importanza dell’accordo.
Confcommercio: “Dalla distribuzione impegni concreti”
Il protocollo d’intesa firmato a Palazzo Chigi segue l’accordo raggiunto fra il Ministero e le Associazioni di categoria della distribuzione e del commercio lo scorso agosto. Le stesse associazioni hanno rilasciato una nota congiunta: “Con grande senso di responsabilità il settore del commercio, che accoglie ogni giorno milioni di persone nei propri punti vendita, comprendendone le difficoltà di fronte all’aumento generalizzato dei prezzi, ha dato un riscontro immediato a questa iniziativa, come segnale concreto di aiuto alle famiglie. L’impegno sottoscritto oggi rafforza lo sforzo che le imprese della distribuzione esprimono quotidianamente con soluzioni di convenienza e risparmio. In particolare, le ulteriori iniziative che saranno messe in campo riguarderanno beni di largo consumo e alimentari, prodotti per la casa e la persona; saranno realizzate con un potenziamento di offerta, scontistiche e promozioni dedicate, che ogni impresa definirà liberamente e saranno evidenziate dall’apposito logo messo a punto dal Ministero”. “A fronte dell’impegno concreto e tempestivo del settore del commercio – prosegue la nota – le associazioni firmatarie del Protocollo auspicano che anche gli altri comparti della filiera, in particolare il mondo dell’industria di produzione dei beni di largo consumo, diano seguito in modo tangibile alle proprie dichiarazioni di intenti”. “Per rendere più efficace l’azione di contrasto all’inflazione e poter agire in maniera più strutturale, occorrono infatti interventi che portino a una netta riduzione dei prezzi di listino dei prodotti, anche in relazione alle mutate condizioni di mercato delle materie prime e dei costi di produzione”.
La vice presidente di Confcommercio, Donatella Prampolini, ha aggiunto: “C’è grande soddisfazione perché la filiera si è presentata unita a questo appuntamento. Però c’è da far notare una differenza, al momento solo la distribuzione ha preso impegni concreti. Gli altri possiamo chiamarli simpatizzanti, speriamo che oltre a questa simpatia si possa arrivare a qualcosa di effettivo per dare una mano alla distribuzione che al momento si è accollata sulle proprie sole spalle tutta la responsabilità e tutto l’impegno economico”.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato: “Chiaramente non possiamo affrontare da soli la corsa dei prezzi spinta dall’inflazione e abbiamo chiesto aiuto al mondo produttivo. Oggi abbiamo fatto un passo avanti ulteriore con la firma del Patto anti-inflazione. Tre mesi di sperimentazione per calmierare i prezzi di largo consumo. E’ un esperimento, non so voi ma io sono molto ottimista e se funzionerà bene lavoreremo tutti quanti per prolungare l’iniziativa. Credo sinceramente che questa iniziativa vada al di là del valore economico che ha. Credo sia un bel messaggio che diamo alla Nazione e ai cittadini italiani sulla capacità che l’Italia ha ancora, nei momenti di difficoltà, di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere degli obiettivi. Con questo governo dall’inizio abbiamo lavorato a sostenere prioritariamente il potere d’acquisto delle famiglie. Abbiamo concentrato le pur limitate risorse che abbiamo a tantissime iniziative, i provvedimenti sul “caro energia”, il taglio del “cuneo”, l’aumento dell’assegno unico per le famiglie, il taglio dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia, la super rivalutazione delle pensioni minime e la carta ‘dedicata a te’, ora allargata anche ai carburanti. Abbiamo cercato di sostenere soprattutto le famiglie di fronte al problema inflazionistico e lo abbiamo fatto, rivendico la scelta politica, concentrandoci sui redditi medio-bassi”.